Ho approcciato la lettura del libro con molta curiosità e disponibilità alla ricerca di possibili nuovi sguardi sul tema della “relazione”.

La relazione è, a mio parere, un tema trasversale che attraversa in vari modi e con varie modalità la vita di tutti noi, dal rapporto genitori/figli al legame amoroso, attraversando il contesto del gruppo dei pari.

Il libro ha affrontato il tema della relazione tra genitori figli ed all’interno del modo della scuola.

Emerge molto bene la necessità delle giovani generazioni di mantenere un forte legame con la famiglia anche nella fase in cui si stanno creando nuovi rapporti all’interno del mondo scolastico. Emerge, comunque, anche il permanere di forti relazioni anche nell’ambito del tempo libero che non coincide necessariamente con l’ambito scolastico, in particolare nelle attività di tipo sportivo.

Dalla ricerca effettuata nel corso di un’attività didattica realizzata da studenti universitari si scopre che i giovani sono molto disponibili ad impegnarsi ed a mettere a frutto le loro capacità a favore del contesto sociale in cui vivono. Questo dato dovrebbe essere di stimolo per gli adulti affinché diano maggior spazio ai giovani e non li facciano sentire “gli eterni precari” in nome del profitto.

L’esito dell’indagine evidenzia, altresì, che non posseggono bene il significato che sta all’interno del concetto di fragilità. Anche questo aspetto dovrebbe far riflettere gli adulti, genitori, educatori, insegnanti: i nostri figli non dobbiamo tenerli sempre nella bambagia ma aiutarli a comprendere com’è la realtà che ci circonda.

Di contrapposto manifestano la disponibilità ad essere di supporto nel caso dovessero essere chiamati a sostenere qualcuno con delle fragilità.

Molto interessante la parte che affronta il tema delle barriere, non solo fisiche e architettoniche ma soprattutto mentali e culturali.

L’approccio: cambiamo il paradigma, prima costruiamo un percorso culturale di abbattimento delle barriere di testa e di cuore e poi di default spariranno le barriere fisiche.

Il progetto ViviAmo Mantova penso sia un’iniziativa assolutamente lodevole ed anche replicabile in altri territori.

Domenico Tripodi – Presidente Anffas Bergamo